La lunga e variegata tradizione culinaria siciliana è riconosciuta non solo nel resto d’Italia, ma, con gli anni, è riuscita ad imporsi a livello mondiale tanto che molte sue ricette e preparazioni tipiche sono diventate conosciute e riproposte a diverse latitudini. E non c’è da stupirsi di questo vista la qualità delle materie prime di questo territorio e l’inventiva portata, nei secoli, da diversi popoli che hanno conquistato la Sicilia rendendola il luogo ideale per sempre nuove sperimentazioni e contaminazioni.
Un esempio tipico a riguardo è quello offerto dai famosissimi spaghetti alla carrettiera di cui si conoscono diverse varianti tipiche di alcuni territori italiani, ma la cui unica e originale ricetta nasce dall’inventiva siciliana dei primi anni del ‘900.
Spaghetti alla carrettiera: storia
Infatti, la ricetta degli spaghetti alla carrettiera ha avuto origine nella Sicilia orientale – e, più precisamente, nella zona della Valle dei Platani – agli inizi del secolo scorso grazie alla creatività dei carrettieri siciliani. Erano dei veri e propri trasportatori che, con il loro carretto trainato da un asino o da un cavallo, percorrevano la Sicilia per consegnare vari tipi di merci, ma non era insolito che trasportassero anche dei viaggiatori dalla campagna alle città e viceversa.
Trovandosi sempre in viaggio e non avendo molte disponibilità economiche che permettessero loro di fermarsi a mangiare nelle locande che incontravano lungo il loro percorso, i carrettieri erano costretti a prepararsi da soli dei pasti semplici realizzati con pochi ingredienti portati da casa o consegnati loro dai clienti come pagamento per le loro prestazioni e che, soprattutto, non deperissero facilmente.
Quindi, erano soliti avere sempre a portata di mano durante i loro viaggi alcuni ingredienti per preparare velocemente pasti nutrienti e, allo stesso tempo, gustosi come, ad esempio, della pasta, il sale, l’olio, l’aglio, il peperoncino, del formaggio pecorino e qualche erba aromatica che potevano anche trovare lungo il loro tragitto.
E proprio grazie a questi ingredienti semplici e gustosi che ancora oggi ci deliziano, i carrettieri diedero origine alla ricetta degli spaghetti alla carrettiera sempre così popolare e invitante.
Ingredienti poveri per un gusto eccezionale
Com’è facile intuire si tratta di un piatto della tradizione che combina ingredienti poveri, ma, quando sono di qualità, ricchi di un sapore estremamente gustoso.
Infatti, nella sua ricetta originale, gli spaghetti alla carrettiera si preparano unendo all’interno di un unico condimento l’olio, l’aglio crudo, il pepe e il pecorino grattugiato. Questi ingredienti potrebbero far venire alla mente altre ricette, ma a differenza, ad esempio, degli spaghetti aglio, olio e peperoncino, quelli alla carrettiera prevedono l’utilizzo dell’aglio a crudo e non lasciato rosolare nell’olio.
In questo modo la pasta risulta più digeribile e si evita l’effetto di pesantezza che l’aglio potrebbe restituire all’intero piatto.
In breve tempo questo tipo di preparazione della pasta inventato dai carrettieri della Sicilia orientale e della Valle dei Platani si diffuse anche nelle zone collinari limitrofe dove, però, la pasta venne ulteriormente arricchita aggiungendo dei pomodori pelati. Inoltre, negli anni la ricetta degli spaghetti alla carrettiera oltrepassò i confini siciliani raggiungendo anche altre regioni d’Italia che la personalizzarono in base alle proprie tradizioni e ai propri gusti tipici. Ad esempio, anche la cucina romana prevede una sua personalissima ricetta degli spaghetti alla carrettiera, ma molto più ricca e corposa, infatti, oltre agli ingredienti già citati, la versione romana prevede l’aggiunta della pancetta, dei funghi porcini e del tonno sott’olio.