La quarume è uno dei piatti più celebri dello street food siciliano e in particolare palermitano. Si tratta dello street food per eccellenza, un cibo da strada. Proviene dalla tradizione e per questo, per essere buono, deve seguire l’attenta ricetta siciliana tramandata da generazioni. È molto semplice e a Palermo si trova comunemente in giro per i vicoli della città con il suo profumo inebriante e il suo gusto deciso.
Quarume: come si prepara
Il piatto si prepara con le interiora del vitello ed è conosciuto anche come caldume. Viene servito come piatto caldo con interiora cotte nel brodo. Per prepararlo al meglio bisogna far bollire la carne per almeno tre ore ma, ovviamente, è proprio nella qualità del prodotto che si trova tutto il gusto e l’eccellenza. Senza la giusta qualità di carne è impossibile preparare un prodotto gustoso e buono. Tra i pezzi di carne più utilizzati oltre allo stomaco del vitello e all’intestino tenute vi sono centopelle, trippa e quagghiaru che si inseriscono con il preparato insieme a prezzemolo, sedano, carote e pomodoro. Per insaporire si aggiunge olio, limone, sale e pepe. Tutto questo permette di esaltare il gusto della carne.
Origini della caldume
Quarume è un termine che deriva dal greco che può essere tradotto come budellame ed ha delle origini particolarmente antiche. Nell’antichità questa veniva utilizzata per lo svezzamento dei bambini perché le interiora del vitello, essendo ricche di principi nutritivi, sono un valore aggiunto per la dieta soprattutto nei più piccoli.
La quarume storicamente è collegata alla nascita della colonia greca in Sicilia. La parola deriva nello specifico da Cholàdes ed è da distinguere da pietanze simili come la meusa o le panelle altri cibi tipici.
Queste preparazioni, classici della cucina locale, meritano tutta l’attenzione possibile perché sono la vera storia di una città. La pietanza è molto gradevole e anche capace di saziare e dare un ottimo rifornimento calorico. Da sempre, nella storia siciliana, veniva gustata da persone di ogni ceto sociale. Mentre mangiare nella locanda non era per tutti, visti i costi, un alimento come questo da strada era economico e riempiva la pancia ed era amato sia dai lavoratori come i fabbri, gli arrotini, i ferraioli che da tutti coloro che amavano il suo gusto sorprendente.
La fragranza della quarume, quando si passeggia per le vie della città, è facilmente riconoscibile, oltre che sorprendente ammirare la sua preparazione.
In un’epoca in cui a farla da padrone sono i piatti della tradizione, questo richiamo al passato genuino e sostanzioso resta una delle cose migliori che è possibile preparare in casa o semplicemente gustare per apprezzare tutto il vero sapore della Sicilia.